giovedì 22 ottobre 2009

Mininova Affonda!


Roma.
Erano stati accusati di fare orecchie da mercante alle richieste di rimozione di contenuti protetti da parte dell'industria, e per questo (e non solo) i responsabili del celebre motore di ricerca Mininova avevano chiesto ai parlamentari olandesi, autori di quelle accuse, di rettificare e chiedere scusa. Ma i deputati non si scusano mai, pur ammettendo di aver fatto qualche errore di valutazione e rincarano la dose con nuove considerazioni destinate a scatenare polemiche, ha messo il portale in una situazione di stallo disfacente, il quale oltre tutto non ha tenuto conto anche di quella che è la parte più importante se non addirittura il cuore stesso del motore e cioè la fiducia dei suoi utenti. Ma potrebbe essere al contrario l'errore fatale che gli porterà alla rovina.

Dopo le minacce di Mininova, che aveva detto di voler passare per vie legali se non avesse udito la fatidica parolina magica uscire dalla bocca dei responsabili, il gruppo di lavoro sulla condivisione "illegale" composto da 4 membri del parlamento olandese ha infine rettificato il rapporto originale contenente le affermazioni ritenute imprecise sulla policy di rimozione dei contenuti di Mininova.

Mininova rimuove i torrent qualora qualcuno gli faccia espressamente notare che essi puntano a materiale protetto dal diritto d'autore e questo è un fatto, dice ora il rapporto aggiornato, ma è altrettanto vero (
sempre secondo quanto sostiene il nuovo documento) che la policy (il rispotto delle leggi sul copyright) del sito è insufficiente, visto la situazione dei download illegali in rete, anche se rispetta in pieno le leggi europee.

Dal parlamento dunque arrivano zero scuse, rettifiche parziali e nuove accuse circa la presunta, strisciante corresponsabilità di Mininova nell'infrazione del copyright condotta attraverso i download suddetti. Stante così la situazione non è difficile immaginare che lo staff del sito l'abbia presa abbastanza male, e sia ora in rapporto permanente con i propri avvocati per decidere il passo successivo.

Denunciare in tribunale il parlamento o i parlamentari olandesi?

È un'ipotesi da non escludere visto che è stata espressamente presa in considerazione dal co-fondatore di Mininova Erik Dubbelboer.

Nel frattempo, in attesa di conoscere la decisione del giudice nell'ambito del processo avviato da BREIN nei confronti dei suoi responsabili, il portale potrebbe ben presto fronteggiare un avversario ancora peggiore, vale a dire l'abbandono in massa da parte degli utenti a causa dei contestati filtri sui torrent. Nonostante l'annuncio dell'adozione di un sistema di terze parti per eliminare i contenuti illegali, pare che il portale abbia sin qui retto mantenendo la stessa popolarità di prima, ma a giugno c'è stato un calo netto di pagine visualizzate (
meno 14%) e di visite (calo di 10 punti).

Potrebbe trattarsi di una restrizione del traffico stagionale come è normale che capiti nel periodo estivo, ma se nei prossimi mesi Mininova non recuperasse e il trend in discesa continuasse allora si avrebbe la conferma del fatto che per un altro portale di file sharing è iniziato il declino. E con l'imminente cessione di The Pirate Bay a terzi, e con tutta l'incertezza che a questo punto circonda il destino dei bucanieri scandinavi, di certo per il P2P via BitTorrent non è un periodo proprio positivo.


Ad oggi le condizioni di mininova non sono ancora migliorate, anzi....
Gli facciamo comunque tutti i nostri più sentiti auguri per una rapida ripresa, non che vittoria e cercheremo (sperando che siano in molti a farlo) di sostenerla il meglio possibile con la partecipazione (e non abbandono) di tutti coloro che sostengono il filesharing, pubblicizzandola pure ove sia possibile.

In bocca al lupo Mininova!!!